Uno dei casi più comuni che può capitare ad un naturopata, un riflessologo o ad un operatore olistico è il “problema intestinale”
Stipsi e sindrome del colon irritabile (alternanza di stipsi e diarrea) sono le due più comuni problematiche che di norma non si riescono a risolvere con un parere medico e vengono quindi poi sottoposti all’attenzione di un naturopata, riflessologo o operatore olistico.
Soprattutto per quanto riguarda la stipsi spesso non si riesce a scoprire il motivo dal quale sorge il problema, perché di solito si indaga nel modo sbagliato.
E’ vero che le funzioni intestinali sono dovute all’alimentazione, spesso scorretta dell’individuo, ma quando ti si presenta una persona che dichiara (spesso giustamente) di essere attenta alla propria alimentazione, il problema sembra irrisolvibile.
Ha provato di tutto, ma i piccoli risultati ottenuti sono subito spariti e tutto è tornato come prima. Anche le tisane e rimedi per aumentare la peristalsi, per ammorbidire le feci o per aumentare il volume fecale per facilitare l’evacuazione sono risultati inutili.
Ma perché? Un buon naturopata o un operatore olistico, oltre che affrontare il problema con i giusti probiotici adattando il protocollo di base alla normo-tipologia del cliente, è anche in grado di verificare alcuni passaggi errati sia nell’alimentazione che nelle abitudini della persona, che, anche se corrette per alcuni, possono in qualche modo essere non adatte alla sua normo-tipologia.
Perché se è vero che i probiotici possono essere un buonissimo punto di partenza per la risoluzione del problemi intestinali, se le cattive abitudini persistono anche l’azione dei probiotici non durerà a lungo, e tutto tornerà presto come prima.
Come sappiamo, in naturopatia suddividiamo gli individui in vari normotipi, e sappiamo per certo che ciò che per una persona è utile ad un’altra invece può essere dannoso.

Inoltre alcune associazioni di alimenti, magari in concomitanza ad abitudini che possono sembrare normali ma non lo sono, come ad esempio il mangiare in piedi oppure sui grandi sgabelli alti dove le gambe rimangono comunque molto distese, possono provocare problemi di stipsi e non ci sono bevande o lassativi che possano aiutare.
Questo può essere uno dei tanti motivi interessanti da scoprire nelle “abitudini errate” del nostro cliente, ma ce ne solo altre, sia di carattere alimentare, come abbiamo detto, che come abitudini erronee.
Ecco perché è necessario parlare con il cliente, scoprire ogni piccolo particolare delle sue abitudini, scovare quale è il nocciolo della questione, che spesso è celato in piccole cose apparentemente non interessanti che vengono sorvolate in un colloquio iniziale.
Ricordiamo inoltre che un uomo dovrebbe evacuare ogni giorno, mentre la donna, dato appunto il suo diverso modo di elaborare, è nella norma evacuando ogni due giorni.
Queste indagini che un buon operatore olistico può effettuare per arrivare a risolvere un problema così importante per il benessere, anche psicologico delle persone, è ben spiegato nei corsi di naturopatia, di operatore olistico e di riflessologia che la scuola D.A.S.P. offre a chi desidera effettuare un percorso olistico professionale.
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