Si parla moltissimo di Yoga, e spesso sembra che sia una unica disciplina uguale per tutti, ed invece non è così.
Nella tradizione ayurvedica indiana ci sono vari tipi di Yoga, il cui vocabolo significa “unire”(eliminare il conflitto interno fra natura e spirito) e, a seconda di cosa si desidera “unire”, si devono eseguire tecniche diverse fra loro.
Le posizioni che sono descritte in ogni Yoga hanno uno scopo solo se vengono eseguite in modo perfetto, perché le loro caratteristiche di “unione” si avverano solo nella perfezione dell’esecuzione stessa e questo, come sappiamo bene, per molti risulta impossibile.
Quello che è più conosciuto, in quanto più spettacolare per la sua difficoltà e per le posizioni da contorsionisti è lo Hatha Yoga, ma esiste anche il Laya Yoga suddiviso in Bahti-yoga, Shakti-yoga, Mantra-yoga Yantra-yoga.
Poi abbiamo lo Dhyana-yoga ed il Raja-yoga suddiviso anch’esso in quattro parti e così via.
Questo solo nella tradizione indiana, perché se vogliamo guardare ad altre tradizioni, ne troveremo ancora altri diversi tipi.
Quindi che cosa è lo Yoga Dolce?
Lo yoga definito Dolce è un insieme di tecniche dolci, appunto, quindi non complicate, adatte anche a chi ha difficoltà con il movimento ginnico, chi non riesce ad effettuare difficili contorsioni ma che porta gli stessi benefici dello yoga più complicato.
Il beneficio maggiore delle Yoga Dolce è proprio quello di cominciare a conoscere il proprio corpo e le possibilità che esso ha, relativamente ai suoi limiti di movimento, di scoprire fino a dove ci possiamo spingere ed invece dove è possibile fermarsi senza fare danno, senza sbagliare nell’effettuare le posizioni per cui potrebbe crearsi un conflitto energia/fisicità.
Noi della Accademia D.A.S.P. l’abbiamo chiamato “Benessere & Movimento” proprio perché deve essere un benessere provocato da movimenti perfetti che ogni persona può eseguire, non creiamo insegnanti per arti marziali o per esercizi ginnici da olimpionici, ma desideriamo che gli ISTRUTTORI YOGA che escono dalla nostra Accademia siano portatori di sane abitudini e di benessere a tutti coloro che lo desiderano, senza limitazioni di età o di capacità.
Nello Yoga dolce andiamo a imparare per prima cosa la respirazione giusta. In effetti non siamo più capaci di “respirare” nel modo giusto. I nostri polmoni non si aprono più completamente e sfruttano solo una minima parte delle loro possibilità. Questo significa che i nostri tessuti ricevono una minima parte di ossigeno ed emettono una minima parte di tossine, così il nostro corpo è come una città bellissima dove il servizio di nettezza urbana non funziona: sporcizia e pattume in ogni angolo della strada dove possono proliferare ogni genere di animali portatori di malattie.
Ecco perché ci ammaliamo! Spesso dipende da una respirazione inadeguata. Stress e velocità quotidiana fanno tutto il resto.
Quindi cominciamo con la respirazione per ripulire le nostre strade interiori e fare riemergere i meravigliosi monumenti che vi sono all’interno della nostra città-corpo.

Nel frattempo un po’ di vento può portare via gli odori sgradevoli che si sono formati con l’immondizia e così insieme al respiro facciamo dei movimenti particolari, lenti e leggeri per ventilare le nostre strade interiori, cominciando a conoscere ogni vicolo, anfratto, muro, casa e incrocio del nostro corpo-città, lasciando un buon profumo al posto dell’odore sgradevole.
Questo è il primo steep del nostro corso per INSEGNANTI di YOGA DOLCE riconosciuto CSEN (Italia) R.E.O.O. (Europa) I.A.O.TH (livello mondiale).
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…..segue la prossima settimana….