Come sappiamo bene la naturopatia, in osservanza alle leggi dell’olistica vede l’uomo come una unica struttura che risente di qualsiasi tipo di alterazioni, siano esse fisiche, psicologiche, emozionali o energetiche.
Il naturopata non guarda l’organo o l’apparato come strutture a se, ma evidenzia nell’intero essere quali possono essere le cause e le concause della sofferenza di quella parte dell’organismo.
Ogni persona ha una propria “struttura” portante, che può essere molto solida, oppure fragile sotto alcuni aspetti, per questo dobbiamo vedere l’individuo sotto il proprio aspetto principale, capirne le esigenze e indirizzarla nel modo giusto a seconda, appunto, delle esigenze personali
Tale sofferenza può essere data da cause alimentari, posturali o cattive abitudini ma anche da traumi, sofferenze a livello energetico o spirituale, oppure da una visione errata del mondo circostante.
Per questo la professione del naturopata si definisce “olistica”, proprio perché guarda l’individuo in ogni sua parte dando importanza al fatto che ogni area dipende dall’altra e ne segue l’andamento in bene o in male.
Molto importante nell’olistica è la visione del mondo esterno e della propria vita, cosa che porta gli individui ed essere più o meno soggetti a problematiche che possono essere aggregate a una tipologia di tre o quattro soggetti.
Abbiamo quindi il soggetto Carbonico, il soggetto Sulfurico, il soggetto fosfofluorico (che può suddividersi in due ulteriori tipologie: fosforico e fluorico).
Ad ognuna delle tipologie, chiamate normotipi, si possono delineare alcune prerogative che comunque non sono fissate e rigide, in quanto non è possibile definire perfettamente una persona solo fosforica o solo carbonica, avendo in se sicuramente alcune ulteriori caratteristiche di un altro normotipo.
Si tende però, in naturopatia, a fare coincidere le maggiori qualità, quelle più evidenti, ad un solo normotipo e cercare di riportare nel giusto equilibrio ciò che ha determinato, nel suo sfalsamento, la problematica personale.
È quindi importante capire a quale dei normotipi si può riferire una persona in quanto strutturalmente, psicologicamente e energeticamente diversi l’uno dall’altro.
Se una data tipologia di persona può assimilare bene una spremuta di arancia bevuta alla mattina, per un normotipo diverso può essere causa di bruciori di stomaco per l’intera giornata.
Se ad una persona fa bene fare una corsa alla mattina ad un’altra sarà bene consigliare una passeggiata, oppure a un altro normotipo, il consiglio sarà di fare della semplice ginnastica.ù
Detto questo, che è base fondamentale del lavoro di un naturopata, andremo, giovedi 3 marzo, alle ore 21,00 sul gruppo dedicato ai nostri allievi, a approfondire il discorso su uno dei normotipi con più problematiche nella fase della vita che supera gli “anta”: il carbonico.
Vi aspettiamo