E’ certamente vero che nella riflessologia, in teoria, non dovrebbe essere utilizzato nessuno strumento se non le proprie mani.
In effetti la riflessologia messa a punto dagli antichi cinesi, consisteva solo e semplicemente nella digitopressione, con le dita della mano (digito=dita) sui piedi e sulle mani, per stimolare gli organi del corpo che in quei particolari punti sono riflessi
Sappiamo bene però anche che alcune scuole di riflessologia hanno trovato che super-stimolando con oggetti che producono dolore la parte da trattare, questa ha un picco di guarigione abbastanza immediato.
Il problema è che, successivamente, non solo il problema si ripropone, in quanto lo stimolo troppo profondo ha causato un iper-produzione di energia che poi si esaurisce, facendo tornare la situazione come prima, se non peggio, ma, cosa ancor più grave, il cliente non si farà più trattare con la riflessologia, perché la ritiene troppo dolorosa.
Inoltre si instaurerà nella persona oltre al problema iniziale, anche un secondo problema che è determinato proprio da quel particolare trauma subìto.
Ecco perché noi preferiamo quel tipo di riflessologia definita “dolce” che arriva direttamente da un popolo che ha a cuore il benessere psicofisico delle persone e che, per ottenerla, lavora con la dolcezza, l’amore (Karuna) e l’ottenimento della pace interiore.
Quando il cliente si sente bene durante una seduta, e questo benessere lo porta avanti nei giorni successivi, significa che l’operatore ha lavorato sulle energie disfunzionali che portavano al problema, risolvendo almeno il primo nodo iniziale che solitamente è determinato da squilibri energetici portati da insicurezze, problemi affettivi o stress
Se la riflessologia è una “digitopressione” (batate bene, NON è un massaggio), questa digitopressione abbiamo detto in altri articoli precedenti che è possibile effettuarla in modo dolce con il rubino stellato il quale, essendo una pietra con un apice piuttosto largo e rotondeggiante, crea solamente benessere e non dolore.
Ma anche una pressione dolce con un roller, rigorosamente ed esclusivamente in pietra (attenzione a scegliere la pietra giusta per le varie tipologie di problema) è una coccola che aiuta a sciogliere alcuni nodi o a recepire all’interno del corpo le proprietà della pietra.
In un filmato abbiamo dimostrato come può essere utile sul collo, sulla spalla e sulla parte del viso, per rilassare la muscolatura ma anche per dare alla parte corrispondente nel corpo quella sensazione di piacevole rilassatezza. Abbiamo spiegato come utilizzare il roller soprattutto ad inizio e fine seduta per infondere i migliori benefici sia della pietra che del passaggio di un oggetto rotondeggiante e liscio sulla pelle: stimolando sicuramente serenità e emozioni positive.
E di quelle emozioni positive hanno bisogno i nostri clienti: ecco perché la nostra riflessologia è e deve essere sempre una tecnica dolce, così come è dolce e amorevole il cuore dei Medici Tibetani che studiata la riflessologia cinese la applicano con amorevole dolcezza e saggezza ai loro clienti prodigandosi per il loro benessere psicofisico ed energetico.
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