Avreste mai pensato di poter avere un frantoio a portata di mano proprio a casa vostra?
Fino a poco tempo fa sembrava fosse impossibile riuscire a spremere delle olive per estrarne l’olio proprio a km zero: a casa vostra.
Eppure oggi è possibile anche fare questo.
Le novità che vengono in aiuto alle cuoche che desiderano ottenere il massimo controllo su tutto ciò che vanno a preparare, oggi sono veramente molte e speriamo che ogni giorno ci sia una nuova idea per poter portare sulle nostre tavole sempre maggiore qualità senza doversi affidare a case che, sempre più spesso, ci forniscono dati erronei
Ci sono piccoli attrezzi che donano a tutti la possibilità di estrarre a freddo l’olio anche dalle poche olive che crescono sull’albero del giardino.
Sicuramente con un solo albero o due, potrete estrarre ben poco olio, ma di quel poco avrete la certezza della provenienza e della qualità.
Persone che conosco si fanno dare le olive del vicino, se non le utilizza, così da incrementare la propria produzione di olio extravergine di oliva, magari barattandole con del pane fatto in casa, con oloeoliti o con altre preparazioni naturali.
Potete immaginare la soddisfazione di poter condire qualche insalata del vostro orto con un olio prodotto da voi stessi, con la certezza di cosa state mangiando?
Ma la soprese che questo attrezzo vi riserva non sono certo finite qui.
Se già sembrava impossibile estrarre in casa l’olio dalle proprie olive, cosa pensereste se poteste estrarre anche altri tipi di olio?
Si può estrarre l’olio sia dai semi di lino, sia da quelli di girasole che di altri semi oleosi, ottenendo l’olio specifico: lino, girasole etc.
Sempre quantità ridotte, sicuramente, ma il vostro olio, spremuto poco per volta non irrancidirà mai e, anzi, potrà essere fresco di giornata mantenendo tutti i suoi principi e le qualità organolettiche dell’olio appena spremuto.
Ma attenzione!
A me è capitato di acquistare un piccolo frantoio manuale, quelli che hanno la grande vite sopra da avvitare manualmente per fare scendere il blocco che preme le olive, ed una volta aperto, avere una amarissima sorpresa.
L’apparecchio era molto bello e tutto smaltato di colore rosso e non vedevo l’ora di provarlo. Fortunatamente la prima prova la feci a vuoto, senza mettere le olive nel provarlo; quindi, cominciai a girare manualmente la vite centrale.
Mentre la vite scendeva ho notato che lo smalto del perno centrale si staccava in piccoli pezzi, cadendo nel contenitore delle olive, quindi ho cercato di eliminare con una spazzolina tutte le sbavature che riuscivo, così da evitare il problema.
In ogni caso continuava a perdere piccole parti di smalto e di acciaio, ed ero già delusa del mio acquisto.
Per risolvere il problema ho cercato di dividere le parti dell’apparecchio per pulirle meglio, ma, come se non bastasse questo problema, ho scoperto che non c’era modo di dividere le parti per pulirle e, dato che il blocco che preme le olive era avvitato con una vite scoperta al centro, ho pensato che, non potendo pulire il tutto, avrei rischiato di lasciare dei residui che potevano andare a male e rovinare le successive spremiture.
Ho quindi restituito l’apparecchio e ne ho acquistato uno elettrico che non ha questi problemi per cui ora mi trovo benissimo.
Pertanto vi invito a controllare bene ciò che acquistate e a non badare solo all’apparenza. Gli attrezzi devono essere tutti smontabili per essere puliti e non devono assolutamente lasciare pezzi di qualsiasi genere nel cibo.
A parte questo piccolo problema, direi che la possibilità di effettuare olio fatto in casa, sfruttando le olive dell’orto oppure utilizzando semi oleosi è veramente una gran bella cosa.
Appendice al corso di FITOTERAPIA della Accademia D.A.S.P. a questo link: https://www.scuolaprofessionaleoperatoriolistici.it/fitoterapia-naturopatica/