La riflessologia è un’antica arte che fa parte delle arti della “Medicina Tradizionale Cinese” la quale vede il corpo come un’unica entità fisica ed eterica.
Nella Riflessologia troviamo che, come dice la parola stessa, ogni organo è “riflesso” in altre parti del corpo, così come l’intero cavolfiore, per intenderci, è riflesso in ogni sua più piccola parte.
Infatti il cavolfiore, se suddiviso nelle sue parti sempre più piccole, non perde la sua identità, ma la rispecchia in ogni frattale o parte più piccola.
Così il nostro corpo, anche se non è perfettamente visibile come in un cavolfiore, si rispecchia in altre parti del corpo più piccole, come il piede, la mano, l’orecchio, il viso, il cranio e la schiena.
Ma questo rispecchiarsi, a differenza di un cavolfiore che lo mostra fisicamente, nel nostro corpo è più nascosto, meno visibile, e soprattutto è a livello eterico/emozionale.
Si! Proprio emozionale, in quanto quello che determina il nostro “star bene” o la perdita del benessere è soprattutto emozionale e le emozioni, come sappiamo non sono visibili o tangibili se non espresse al momento in cui si provano.
Le emozioni restano dentro la persona e se sono emozioni piacevoli portano alla solarità ed al benessere psicofisico, mentre se la maggior parte delle emozioni provate sono negative, come la paura, l’ansia etc., diventano fonte di malessere che pian piano vanno a sottrarre energia all’organo interessato e lo privano del suo sostentamento energetico portandolo ad ammalarsi.
Ogni organo, ormai lo sappiamo tutti, corrisponde ad una emozione.
Ad esempio, la paura sappiamo bene che corrisponde ai reni e la rabbia corrisponde al fegato.
Così se una persona vive nella paura, giorno dopo giorno i suoi reni si indeboliranno portandolo ad una serie di problematiche dovute proprio a disfunzioni renali.
Così come una persona che provi sempre rabbia si troverà con problematiche di fegato, mentre chi ha problemi di stress avrà problemi di stomaco.
E potremmo andare avanti ad elencare ogni parte del nostro corpo, non solo i visceri e gli organi, ma anche le varie articolazioni in quanto un ginocchio che duole avrà una motivazione diversa da un polso slogato.
E qui entra in gioco la RIFLESSOLOGIA.
Che sia quella plantare o palmare oppure quella dorsale o del viso, ogni digitopressione effettuata nel punto giusto può dare apporto benefico alla persona.
Ma come agisce esattamente la riflessologia?
Dobbiamo in primo luogo dire che la riflessologia è una “digitopressione” e non un massaggio.
Questo è un punto sostanziale in quanto un massaggio ha una funzione ben diversa di una digitopressione.
Questo spiega come mai possiamo effettuare anche lezioni on line di riflessologia, mentre non ci spingeremmo mai ad effettuare un corso on line di massaggio
La digitopressione porta un sollecitamento dell’organo, del viscere o della ghiandola interessata che sta lavorando male in quanto è in deficit (oppure in surplus) di energia dovuta ad una certa emozione/situazione verificatasi anche molti anni prima del sorgere del malessere.
Ovviamente la pressione andrà effettuata diversamente se dobbiamo “caricare” o “scaricare” la parte, e questo viene appunto insegnato scrupolosamente nel corso.
Bisogna però ricordare che la riflessologia, nei tempi antichi, era utilizzata non solo per curare, ma soprattutto per prevenire qualsiasi tipologia di sbilanciamento energetico.
Il medico cinese, che aveva in carico le famiglie di vari villaggi, faceva loro visita una volta al mese per dare il suo contributo al mantenimento della perfetta omeostasi (al benessere) di ogni componente della famiglia, attraverso consigli, riflessologia e erbe così che nessuno si ammalasse.
Solo in questo modo, se nessuno in famiglia si fosse ammalato, avrebbe potuto richiedere la sua ricompensa come medico di famiglia.
Ma se, a distanza di un mese dalla visita precedente avesse trovato un componente della famiglia ammalato, significava che non aveva effettuato in modo preciso la prevenzione e, sino a che il paziente non si fosse ristabilito, non avrebbe ottenuto pagamento da quella famiglia.
Capite che era suo massimo interesse che nessuno dei suoi pazienti si ammalasse.
Oggi purtroppo i medici vengono pagati per curare le persone per cui gli interessi del medico si sono “leggermente” spostati.
Ma noi che siamo degli operatori olistici ci prendiamo cura del cliente non solo quando ha già bisogno di noi, ma dobbiamo tendere a fargli capire che la prevenzione è il massimo livello di benessere a cui una persona può aspirare.
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