Estrattore, strumento meraviglioso ma…

estrattore di succhi

Chi tiene alla propria salute, sia fisica che energetica, ha scelto questo meraviglioso strumento, che è l’estrattore, per alimentarsi in modo corretto e sano.

L’estrattore, che ha sostituito la centrifuga, ha in sé delle proprietà non indifferenti.

Il giusto calibro fra la forza che serve per estrarre il succo da ogni tipo di alimento, e la lentezza indispensabile per non perdere alcuni dei nutrienti, come succedeva nella centrifuga, è il motivo per cui questo apparecchio è stato accettato benevolmente da tutti coloro che hanno a cuore il proprio ben-essere.

Pensiamo infatti alla Vitamina C che risente del calore.

Addirittura, si consiglierebbe di non spremere le arance, dato che il solo calore generato dallo sfregamento della polpa con i raggi dello spremiagrumi andrebbe ad eliminare una buona parte di questa vitamina di cui gli agrumi sono ricchi.

Andrebbero sbucciati delicatamente e poi mangiati a spicchi per non perdere nemmeno una parte delle loro qualità.

Quindi l’estrattore, nel suo movimento forte ma lento dovrebbe consentire di mantenere il più possibile tutti i nutrienti della frutta o verdura che andiamo a spremere.

Leggo spesso di ricette dove si inseriscono frutta e verdura nello stesso momento e in questi casi sarebbe meglio fare alcuni appunti, proprio per quanto riguarda il benessere individuale che con l’estrattore si vorrebbe ottenere.

Cominciamo con il dire che la frutta e la verdura hanno delle caratteristiche molto differenti.

La verdura è ricca di cellulosa che ricopre le pareti intestinali e quindi, se da un lato lascia passare i suoi importantissimi nutrienti verso l’organismo, dall’altro lato inibisce l’assorbimento di sostanze diverse. Per cui la frutta, zuccherina e nutriente da parte sua, non ha alcun valore nutritivo se inserita in un bicchiere con la verdura.

Infatti, si consiglia sempre di mangiare la frutta lontano dai pasti, anche per questa ragione: i suoi principi nutritivi sarebbero inibiti dalla cellulosa presente nelle verdure che risultano inscindibili per gli enzimi digestivi (i quali invece riescono a scindere quelli dell’amido che è differente dalla cellulosa per il modo in cui le unità di glucosio sono inserite fra loro, formando una catena lineare, cellulosa, o ramificata, amido, dei vari monomeri che la compongono).

Il consiglio nutrizionale sarebbe quello di mangiare i carboidrati con la verdura, proprio per inibire una buona parte di questi zuccheri semplici che di norma sono altamente assorbiti dal corpo.

Quindi si dovrebbero effettuare dei succhi solo di verdura o solo di frutta, e questo è il primo errore che solitamente le persone fanno, ma non è tutto.

L’estrattore estrae, come dice il suo nome, il succo dagli alimenti che desideriamo, che siano frutta o verdura, ma il nostro corpo ha bisogno anche delle fibre che, normalmente rimangono tutte nell’estrattore.

Forse tu che stai leggendo adesso queste righe, sei una di quelle persone che recuperano le fibre dalla macchina e che le utilizzi in seguito, ma sicuramente non tutti sono come te.

Molti buttano il rimanente e si scordano che, proprio in quella parte, c’è il nutrimento della nostra flora intestinale, la quale deve essere alimentata adeguatamente per poter svolgere il suo importante lavoro nel nostro intestino.

Se vogliamo essere in buona forma psicofisica, dobbiamo nutrire adeguatamente questo apparato (si, perché di apparato si tratta) e renderlo sano ed attivo. Solo così anche il nostro cervello, che spesso e volentieri è succube degli stimoli che arrivano dall’intestino, sarà anch’esso in piena forma.

(a breve un nuovo articolo per spiegare anche questa interazione cervello-intestino. Se vuoi essere informato dei nostri articoli seguici sulla nostra pagina FB “DASP Accademia per Operatori Olistici”)

Perciò, che dovremmo fare per ottenere il meglio dopo aver bevuto il succo?

Semplicemente con un po’ di pazienza si dovrebbe recuperare tutta la fibra lasciata nell’estrattore, ma non solo quella che viene già espulsa, ma soprattutto quella che resta internamente alla macchina che è veramente molta, spesso anche fino a 140-170 grammi.

E cosa fare con questo?

Se avete optato per un succo di verdura, potete utilizzare questa fibra per arricchire il vostro minestrone, oppure anche per fare un dado vegetale da utilizzare quando desiderate ed in questo modo non sprecate nulla della verdura che, sicuramente è anche biologica e quindi preziosissima.

Inserire della fibra in più nel minestrone o nelle verdure che si vanno a cuocere, significa portare beneficio al nostro intestino, di conseguenza anche al nostro sistema immunitario e comunque arricchire un altro piatto di quel sapore, perché il sapore resta nonostante sia stato tolto il succo.

Essendo già quasi secco, può essere utilizzato in associazione al sale, per effettuare del dado vegetale, da utilizzare quando si desidera

Se, invece avete optato per un succo di frutta, potete utilizzare la fibra rimasta per insaporire una bella torta fatta in casa. In questo modo andrete a soddisfare la flora intestinale non solo vostra ma anche quella dei vostri cari.

Lo spreco non è solo qualcosa che ha attinenza con il denaro, ma spesso anche con la salute.

Lo so che né impegnativo, ma se avete pensato di vivere in modo salutare, anche la pazienza ed il pensiero positivo hanno la loro grande influenza sul nostro ben-essere.

 

Nel prossimo articolo: perché le verdure spesso diventano amare e poco digeribili? Cosa ci insegna l’Ayurveda in questo caso? (Lo sapevano inconsciamente già le nostre nonne….)

A presto!

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